Capitolo II - Epigrafi romane

Nel Santuario antico di Sant'Anatolia vennero rinvenute alcune iscrizioni romane. Quella che ci sembra più importante ricorda l'imperatore Marco Aurelio Antonino che probabilmente visitò il nostro villaggio:

IMP. CAES.
M.AVRELIO.ANTONI
IMP.CAES.L.SEPTIMI.SEVERI.PII
PERTINACIS.AVG.ARABICI
ADIABENICI.PARTHICI.MAXIMI
FILIO.COS.III


Fu pubblicata dal Mommsen che la trovò nel pavimento di fronte all'altare della Vergine Anatolia. Mommsen era un convinto assertore che la nostra chiesa si trovasse "in ruinis Torae oppidi" soprattutto per la somiglianza del nome della città con quello di Torano. Il Saletta la tradusse nel seguente modo: "All'imperatore Cesare Marco Aurelio Antonino, augusto, pontefice massimo, figlio dell'imperatore Cesare Lucio Settimio Severo, Pio, Pertinace, Augusto, Arabico, Adiabenico, Partico, Massimo, nel terzo anno del suo consolato" (1).

Sempre il Mommsen vide che l'altare della chiesa antica di S.Anatolia, prima della ricostruzione del 1877, era sorretto da una grande lapide o colonna in pietra ("basis magna in vico S.Anatoliae in valle Salti ex altari ecclesiae S.Anatoliae nuper extracta") sulla quale era incisa questa iscrizione. Il Saletta la tradusse "A Calvena Veneria, figlia di Tito, Lucio (Giunio) Giusto, figlio di Lucio, pose alla moglie di buona memoria" (2).

D.M.S.
CALVENE.T.F
VENERIAE
L/////NIVS
LF IVSTVS
CONIVGI
B.M.P.


La seguente epigrafe "in pietra calcarea" si trova tuttora nella chiesa di Sant'Anatolia incassata nel muro esterno della facciata sopra una delle porte d'ingresso.

L.PETRONIVS.C.
FAB.EX.TES.
HS. CCCC

Epigrafe Romana - 1 Epigrafe Romana - 2

Essa venne pubblicata dal Mommsen il quale asserì che il Petronio dell'epigrafe abitasse nel territori di Alba poiché apparteneva alla tribù Fabia nella quale erano ascritti gli Equi Albensi. Il Saletta la tradusse scrivendo fabbro anziché Fabio: "Lucio Petronio, figlio di Caio Fabio, per testamento 400 sesterzi" (3). Ancora un'altra conferma che il nostro villaggio si trovava in giurisdizione Albense.

EVLOGI
C.N.T

Nei dintorni del Santuario fu rinvenuto un suggello di bronzo con questa piccola iscrizione; essa venne pubblicata dal Garrucci, dal Mommsen ("Signaculum ad S.Anatoliae in Aequicolis: Eulogi C.N.T."), dal Lugini e dal Saletta (4).

Note

  1. Theodor Momsen "Corpus Inscriptionum Latinarum" n.4117 - Vincenzo Saletta "S.Anatolia" pag.52
  2. Theodor Momsen "Corpus Inscriptionum Latinarum" n.3979 - Vincenzo Saletta "S.Anatolia" pag.50 nota 12
  3. Theodor Momsen "Corpus Inscriptionum Latinarum" n.4017 - Domenico Lugini "Memorie storiche della regione Equicola ora Cicolano" pag.108 - Vincenzo Saletta "S.Anatolia" pag.50
  4. Raffaele Garrucci "Bullettino Archeologico Napoletano" pag.181 - Theodor Momsen "Corpus Inscriptionum Latinarum" n.394 - Domenico Lugini "Memorie storiche della regione Equicola ora Cicolano" pag.108 - Vincenzo Saletta "S.Anatolia" pag.51