Soprannomi a Santa Anatolia

16/09/2012 - Questo testo è stato scritto dai componenti del gruppo facebook "Santanatoliesi nel mondo...". Si ringrazia in particolare: Antonio Luce (Toto) per aver scritto il post nel gruppo chiedendo agli altri di fare un elenco di "soprannomi sia di famiglie che di singoli" e Raffaella Rose per aver ordinato i nomi su Google Docs ed averne reso semplice la correzione e l'inserimento della descrizione. Il documento è da completare.

 

FAMIGLIE

 

Quissi d'Agucciu  

Quissi de Bardu

Discendenti di Ubaldo Rubeis (1826-1896), figlio di Giovanni (1778) e Vittoria Gentile (1779). Il nonno di Ubaldo era omonimo. Da Ubaldo viene la famiglia di Giuseppe Rubeis.

Quissi de Cacciafumo

Discendenti di Giovanni Spera (1873-1923), figlio di Antonio (1842-1908) e Caterina Scafati (1836-1904). Giovanni era sposato con Filippa Lanciotti (1874) e con lei ebbe 14 figli. Aveva un carretto (Gaetano Panei)

Quissi de Checia

Discendenti di Vincenzo Rubeis (1909), figlio di Pasquale (1859) e Lucrezia Peduzzi (1874), era detto Checia. Vincenzo era il padre di Pierino Rubeis il pastore.

Quissi de Cujuniru

Discendenti di Domenico Pozzi (1897), figlio di Gianfelice (1870) e Rosa Di Giorgio (1870). Padre di Anselmo. Era detto “Cujuniru” perchè di carnagione molto scura

Quissi de Cutona

Discendenti di Antonio D’Ignazio, capostipite dei D’Ignazio di S.Anatolia. La moglie di Antonio si chiamava Benedetta Catini da cui Quissi de Cutona. Sia i D’Ignazio che i Catini provenivano da Torano.

Quissi de Fanfarra

Discendenti di Antonio Federici (1864), figlio di Francesco (1814-1884) e Rosa Falcioni (1817-1901), era detto “Fanfarra”. Antonio sposò Geltrude Peduzzi (1874) ed ebbe 10 figli tra cui Ottavio.

Quissi de Farineglie

Discendenti di Giuseppe Sabatini (1905), figlio di Domenico detto "Berardo" Sabatini (1867) e Vittoria Piccinelli (1881-1965). Era detto “Giuseppe de Farineglie”. Giuseppe sposò Antonia Luce (1907) ed ebbe tre figli: Bianca, Vittorio e Maria. Racconta Vittorio che suo nonno Berardo partecipò alla prima guerra mondiale. Visse dunque in un'epoca in cui era difficile procurarsi anche solo un pezzo di pane ! Quindi è probabile che lui ed il suo papà facessero i salti mortali per procurarsi della farina bianca e di granturco per fare il pane o la pizza gialla, ed è probabile che andassero in giro sempre infarinati come mugnai. Per questo probabilmente ottennero quel soprannome! Mario Tupone "Zisittu" dice che il soprannome proviene dai due fratelli Berardo e Loreto Sabatini, figli di Sabatino Sabatini, che fabbricavano il pane. Infatti il figlio di Loreto, Domenico detto "Turlò", aveva per moglie Maria Sgrilletti che veniva soprannominata "Maria de Panaru". Quindi Domenico era probabilmente "u'Panaru" o come dice Zisittu "u'panaru" era suo padre Loreto. Loreto era quindi "u'panaru" e il fratello Berardo era "farineglie", ambedue fornai.

Quissi de Flaviucciu

Discendenti di Flavio Rubeis (1891), figlio di Francesco (1863) e Maria Vittoria Spera (1859). Flavio sposò Gaetana Luce (1894) ed ebbe vari figli tra cui Tullio, il marito della calabrese, che ha dato il nome del padre alla prima figlia Flavia. Flaviuccio era anche il nonno di Giuseppe Scafati “bianchino”.

Quissi de Franceschinu

Discendenti di Francesco Federici (1915), figlio di Giuseppe (1884) e Anna Maria Fracassi (1891). Francesco era chiamato “Franceschino” o “Faraone”

Quissi de Gennarella

Discendenti di Gennaro Lanciotti (1867), figlio di Francesco (1845) e Antonia Peduzzi (1843). Anche il padre di Francesco si chiamava Gennaro (1815)

Quissi de Germanella

Discendenti di Germano Amanzi (1819-1897), figlio di Filippo (1795) e Angela Luce (1795)

Quissi de Giuvannibiasu  

Quissi de Girdu

Discendenti di Ermenegildo Cinaglia (1849), figlio di Carlo (1815) e Maria Peduzzi (1820)

Quissi de Lisandrella Fonte de Lisandrella

Quissi de Miscigliu

Famiglia De Amicis. Il soprannome “de Miscigliu” sta per “De Amicis”. Tutti i De Amicis di S.Anatolia discendono da Domenico (1770) e Virginia (1777).

Quissi de Mustafà

Discendenti di Antonio Di Agostino (1867), figlio di Pasquale (1825) e Mariangela Sgrilletti (1839), soprannominato “Mustafà”. Antonio sposò Giovanna Luce (1874) e da ella ebbe vari figli tra cui Luigi di Mustafà (1912).

Quissi de Ncoronata

Maria di Berardini (1908) era moglie di Angelo Antonio Spera (1907) che era nipote di Maria Incoronata Luce (1844)

Quissi de Pelajalle

Famiglia paterna di Brigida Rosati (1921), figlia di Franco e Domenica Segreti.

Quissi de Piattaru

Famiglia Di Giorgio – U' Piattaru, la Piattara - Il primo Di Giorgio proveniva da Secinaro e riparava ombrelli e piatti. La moglie di Berardino Di Giorgio (1861), Anna Maria Lanciotti (1877), veniva chiamata la Piattara, la figlia Anatolia (1902) veniva chiamata Piattina o Piattarella

Quissi de Pisciavinu

Famiglia D’Ignazio Anatolia (di Torano)

Quissi de Pizzabella

Discendenti di Stefano Sgrilletti (1881) e Lucia Rosati (1887). C’erano alcuni detti su di loro: “Porca de pizzabella che jeva a magnà a tutti ji scifi!” oppure "Me simbri come la porca de pizzabella!" detto di qualcuna che mangia dovunque vada! Stefano Sgrilletti era il fratello di Zingheti

Quissi de Presseta

Famiglia della moglie di Peppe de Riscioie

Quissi de Scialamelicca

Discendenti di Giuseppe Passalacqua (1842), figlio di Filippo (1811) e Caterina Scafati (1811), detto ”Scialone”. Giuseppe sposò Maria Grazia Luce (1843) ed ebbe Domenico (1874) marito di Maria Carmignola (di Corvaro) e padre di Saverio Passalacqua (1903). Giuseppe ebbe altre due mogli e dodici figli, morti quasi tutti giovanissimi. Oltre Domenico solamente Maria Laura (1882) arrivò al matrimonio sposando Domenico Valentini della frazione di Pace (RI) dove si trasferì

Quissi de Spiritigliu

Discendenti di Spirito Rubeis (1863), figlio di Giuseppe (1833) e Lucia Federici (1836). Anche suo nonno paterno si chiamava Spirito Rubeis (1787).

Quissi de Stampona

Discendenti di Achille Federici (di Torano) e Maria Spera (1898). Maria Spera era detta Stampone probabilmente perchè era alta.

Quissi de Streppone

Luigino de Streppone. All’epoca del brigantaggio a Cartore c’era “La banda dello Sterpone”.

Quissi de Vituccio

Discendenti di Vito Scafati (1895), figlio di Luigi (1855) e Maria Giuseppa Luce (1862). Padre di Giuseppina Scafati madre di “Cei”.

Quissi de Zaccheo Discendenti di Zacchè (1733 circa), padre di Croce (03/05/1760) e Francesco (1753). Croce Zacchè era marito di Maria e padre di Isidora, Gaetano e Giustina. Francesco Zacchè era marito di Angela Maria Sbariggi (1783) e padre di Maria Antonia.

Quissi de Zincheti

Discendenti di Francesco Sgrilletti (1883), figlio di Giovanni (1852) e Marta Felice Spera (1852). Nonno di Nino Coccione. Aveva il raffreddore (allergico) e starnutiva emettendo "eccincheti"

Quissi de Zuccaretti

Dscendenti di Antonio Spera (1865) e Nicoletta Zuccaretti (1877).

Quissi degli Ortolanu

Discendenti di Vittoria Passalacqua (1895), soprannominata "l'Ortolana", e Antonio Di Martino (1888). Vittoria era figlia di Domenico (1859) e Angela Maria Luce (1857)

Quissi degliu Mulone

Discendenti di Domenico Antonio Sabatini detto "gliu mulone". Era un trovatello che fu trovato presso la chiesa di S.Anatolia dall'eremita della parrocchia. Ad un certo momento venne chiamato con il cognome Passalacqua. Forse fu adottato dalla famiglia Passalacqua.

Qussi degliu Sonne

Discendenti di Lorenzo Sgrilletti (1885), figlio di Luigi (1847) e Romana Zacchè (1849). Lorenzo era sposato con Maria De Michelis (1895) ed era soprannominato “Lorenzo degliu sonne”. Da essi nacquero vari figli tra cui Luigi (1920) marito di Sofia Di Berardini (1924).

SINGOLI

 

Austriacu (gli)

Giovanni Luce (1872), figlio di Vincenzo (1840) e Maria Loreta Angeloni (di Rosciolo). Marito di Andreana Aranzullo nata a Lepetane (oggi Montenegro) allora in territorio Austriaco.

Avvocatu (gli)

Ludovico Stornelli (1904), figlio di Tommaso (1873) e Innocenza Peduzzi (1875). Marito di Gina Peduzzi (1908)

Bacchettone

Giovanni Falcioni il nonno di Erminia (la custode del santuario) ???

Baffi brutti  

Bero Ciu Ciu

Su alcuni personaggi di questa famiglia si dovrebbe scrivere un libro!

Berto Mentone

Alberto Macioci ???

Bianchino

Giuseppe Scafati, figlio di Berardino (1922) e Giovanna Rubeis (1923)

Bicchierucciu

Angelo Rubeis, figlio di Francesco (1903) e Anatolia D’Agostino (1904). Marito di Tecla Spera.

Broccoletto

Gianfranco Luce, figlio di Bina Luce.

Calabrese (la)

Vincenzina (nata in Calabria), moglie di Tullio Rubeis figlio di Flavio (1891) e Gaetana Luce (1894). Gestiva il bar-alimentari al paese ammonte

Calandrella

???

Campalacasa

Pietro Antonio Spera (1886), marito di Luce Luisa (1893). Era anche detto Pietrospera tutto attaccato come se fosse un nome unico.

Capitanu (u’)

Erasmo Spera (1871), detto "Rasimuccio", figlio di Francescangelo (1827) e Angelica Innocenzi (1826), veniva chiamato “u’capitanu” perchè era uno che si ribellava alle ingiustizie: una volta per difendere il terreno della "Selevetta" tirò i sassi con la fionda contro il barone Masciarelli (Don Gregorio) che se ne voleva appropriare (Raccontato da Amanzi Angelo e Spera Gioconda)

Capitanu (u’)

Lorenzo Di Giorgio (1910), figlio di Nicola (1863) e Antonia Sgrilletti (1873). Era soprannominato il "Capitano" in quanto era lui che maggiormente organizzava la festa di Santa Anatolia in Argentina a La Plata. Il 10 luglio prendeva una sala e organizzava un banchetto per tutti i santanatoliesi emigrati che venivano per festeggiare la nostra santa e per ricordare il nostro paese.

Cacere o Cascere

Giuseppe Luce (1910), figlio di Domenicantonio (1860) e Anatolia Federici (1881) marito di Anatolia Di Giorgio (1902) detta Piattarella o Piattina.

Cei

Innocenzo Di Berardini, figlio di Alessandro (1920) e Giosa Scafati (1930)

Cereone (de')

Antonio Peduzzi (1918), figlio di Berardino (1882) e Anatolia Sgrilletti (1882). Marito di Annunziata D’Ignazio (1917). soprannominato “Ndonie de' Cereone”

Chiaone

Anatolia Peduzzi (1892) e Luigi Lanciotti (1889), detto Luigione, genitori di Quinta Lanciotti (1920)

Chichiaru

Mario Sgrilletti, figlio di Luigi (1920) e Sofia Di Berardini (1924), quando parlava “Chichiava” cioè parlava con voce stridula.

Chiorta  

Chiulittu

Antonio di Giorgio (1906), figlio di Nicola (1863) e Antonia Sgrilletti (1873), marito di Geltrude Coletti (1905), detta “treggiuda”. Aveva una carriola che cigolava “chiù chiù chiù” da qui il soprannome di Chiulittu, ma forse anche dal cognome della moglie Coletti.

CiaoCrem

Marco Tupone, figlio di Luciano e Antonietta Luce.

Ciccalittu

Pasquale ???

Ciccinu

Francesco Luce (1911) marito di Giuseppa Di Martino (1918)

Ciccone Francesco Rubeis (1903), marito di Anatolia D'Agostino (1904), figlio di Pasquale Rubeis (1859) e Lucrezia Peduzzi (1874). Padre di Lucrezia Rubeis la moglie di Remo Spera.

Ciceru

Francesco Luce ???

Cicolana (la)

Giuseppina Vulpiani, moglie di Domenico Sgrilletti (1910)

Coccione

Domenico Spera, figlio di Remo (1929) e Lucrezia Rubeis (1935)

Coccione o
Falco Nero

Nino Sgrilletti, figlio di Giovanni (1910) e Caterina Falcioni (1914). Il soprannonome da "Baracchino" (Ricetrasmittente) era "Falco Nero". “Coccione” era invece il soprannome dato dai paesani.

Crapa

Maria Grazia Passalacqua (1899), figlia di Domenico (1874) e Maria Carmignola (di Corvaro). Moglie di Alfonso Luce (1887). Veniva chiamata la crapa perchè quando stendeva i panni si arrampicava senza paura sui muri come le capre.

Cucule o Cucularu

Antonio (cuccù gesto per dire sei matto)

Curtu (u’)

Antonio Di Martino (1888), figlio di Berardino (1857) e Lucia De Michelis (1862), era soprannominato “U’Curtu”. Era sposato con Vittoria Passalacqua (1895), “l’Ortolana”, ed era padre di Lucia e di Berardino Di Martino.

Faraone o Franceschino

Francesco Federici (Franceschino) (1915), figlio di Giuseppe (1884) e Anna Maria Fracassi (1891). Collaboratore dei Tedeschi durante la II guerra mondiale..

Fardone

Berardino Peduzzi

Fischione

 

Gigio de biasittu

Luigi Rosati (1916), figlio di Biagio (1883) e Cristina De Michelis (1885)

Gigio u’fascista o u’cantoniere

Luigi Di Cristofano (1920) figlio di Francesco (1886) e Domenica Scafati (1890). Marito di Berardina Rubeis (1924). Faceva il Cantoniere.

Gliu napoletanu

Mario Peduzzi (1919), figlio di Ernico (1885) e Elena Luce (1883).

Gnesina

Agnese Scafati “la sindachessa”, figlia di Achille (1886) e Maria Arcangela Franchi (di S.Stefano di Corvaro)

Greguriona

Anatolia Luce (1883), figlia di Gregorio (1846) e Piacentina Placilli (1853). Moglie di Filippo Stornelli, madre di Piacentino Stornelli e nonna di Vincenza Stornelli (riferito da Amanzi Angelo e Spera Gioconda)

Guardiareggia

Domenico Spera (1899), figlio di Antonio (1865) e Nicoletta Zuccaretti (1877). Padre di Rita la moglie di Pierino Rubeis il pastore

L'appescetta

 

Lampone

 

Lucia de ntinella

Lucia de ntinella era figlia di Bernardina Amanzi (bernardinella=ndinella) e Carmine Ciccozzi (nato a Roio). Bernardina era figlia di Giancarlo ed era sorella di Filomena moglie di Luigi Luce emigrati in Argentina.

Mandulinu

l'ultimo banditore con il corno

Maria de Ngoronata

Maria Incoronata Luce (1844)

Maria de Panaru Maria Sgrilletti (1908) moglie di Domenico Sabatini (1902) detto "Turlò" e figlia di Bonaventura Sgrilletti (1874) e Cleonice Luce (1887). Faceva il pane per i Placidi.

Maria de Stampona

Maria Spera (1898), moglie di Achille Federici e figlia di Bonifacio Spera (1854) e Berardina Sgrilletti (1857). Madre di ‘Ndonio de Stampona

Mazzoccone

Antonio Fracassi (1901), marito di Anna Chiara De Amicis (1898) e padre di Francesca Fracassi

Mazzucchittu

Mario Scafati, detto zammazzà, figlio di Antonio e Ascenza Federici era della famiglia "de quissi de mazzucchittu"

Memmo Guglielmo Tupone (1929-2003), marito di Maria Rubeis e figlio di Erminio Tupone e Caterina Lanciotti. Emigrò a La Plata in Argentina.
Mexico  
Minigirdu Ermenegildo

Molenaru (u’)

Fido Mattei, marito di Agata Luce. Aveva il mulino alle quattro strade.

Monica (la)

Antonietta, moglie di Pippo Falcioni (1901)

Muffola  

Mutareglie (u’)

Michelangelo Luce, figlio di Giulio e Modesta Luce

Ndonioluce

Antonio Luce (1918), figlio di Michele (1881) e Agnese Sgrilletti (1883), marito di Lisa Sgrilletti (1919)

Ndonie ‘u guardianu  

Nghilla

Piacentino Stornelli

Pacchione

Giuseppe Stornelli (1921), figlio di Berardino (1897) e Celeste Pozzi (1899), fratello di Antonia Stornelli madre di Bero della fonte

Parente (u’)

Domenico Sgrilletti (1910), figlio di Bonaventura (1874) e Cleonice Luce (1887), marito della “Cicolana”

Peppinu de parrozze

Nonno di Annamaria figlia di Peppe de Riscioie

Pereggio

 

Piattarella o Piattina

Anatolia Di Giorgio, moglie di Giuseppe Luce “Cascere”

Piccione

Antonio Sgrilletti

Pizzicancuiu

Giuseppe, bisnonno di Nicolina e Luisa Di Cristofano

Rapalini (i)

Famiglia D’Agostino

Rre' (u’)

Soprannome dato da Giuseppe Panei a …. perché garzone favorito (Riferito da Gaetano Panei) andava a vendere le uova, che metteva in una valigia, ad Avezzano in bicicletta (riferito da Rosanna, figlia di Cleonice Panei)

Roccone

Luigi Rubeis (1915), figlio di Giuseppe (1894-1916) e Cristina Sgrilletti (1890), marito di Gina Di Giorgio.

Sacerdote (u’)

Pietro Spera, marito di Luisa Luce, veniva chiamato così perchè scendeva dalla montagna per andare a messa la domenica ((Raccontato da Spera Gioconda)

Scancella

Giovanni Zuccaretti, figlio di Concetto (1901) e Delfina Lanciotti (1911) era soprannominato “scancella” - Scancella era un cognome di S.Anatolia forse importato da Castelmenardo

Scimmiu

Luigi D’Agostino

Sguì

Angelo Stornelli, figlio di Ludovico (1904) e Gina Peduzzi (1908). Il primo capellone di Sant’Anatolia.

Siciliana (la)

Margherita, moglie di Berardino Sgrilletti (1926)

Signorinu (u') Antonio Placidi, figlio di Mario (1909) e Johanna Spring

Strilla

Angelo

Tortuga

Francesco Grottini

Toto

Antonio Luce, figlio di Nazzareno (1927) e Flora Rubeis (1929)

Treggiuda

Gertrude Coletti (1906), figlia di Berardino (nato a Vigliano AQ) e Maria Nicola Luce (1882). Geltrude era moglie di Chiulittu (vedi sopra)

Turlò

Domenico Sabatini (1902), marito di Maria Sgrilletti (1908) e figlio di Loreto Sabatini (1861) e Domenica Scolastica Peduzzi (1875). Turlò dovrebbe riprendere il nome dai principi Torlonia. Probabilmente non se la passava proprio bene economicamente e per questo veniva scherzosamente chiamato Turlò. La famiglia Torlonia - mercanti di tessuti e sarti in piazza di Spagna a Roma che, forti delle relazioni sociali create dall'attività commerciale, avevano fondato anche una piccola banca - è stata una delle ultime famiglie romane insignite di un titolo ducale (creato ex novo) dai papi, grazie all'enorme ricchezza accumulata, e successivamente principesco, per i ciclopici lavori nel Fucino da parte di Alessandro Torlonia. Fu così grande e visibile e anche ostentata, questa fortuna, che nel lessico popolare romano il nome Torlonia divenne sinonimo di ricchezza smisurata.

Vecchio Tovardo (il)

Edoardo Scafati (1903), figlio di Michele (1868) e Angela Manente (di Arpino). Un grande personaggio nel bene e nel male

Zammazzà

Mario Scafati (1905-1999), figlio di Antonio (1860) e Ascenza Federici (1863)

Zezzeca

Maurizio Spera, figlio di Natale e Giovanna Spera

Zicchittu

Vincenzo Spera, figlio di Filippo e Angela Luce

Zisittu

Mario Tupone, figlio di Erminio e Caterina Lanciotti