1737: Pietro Antonio Corsignani

"Reggia Marsicana Ovvero Memorie Topografico-Storiche Di varie Colonie, e Città antiche e moderne della Provincia dei Marsi e di Valeria: Compresa Nel Vetusto Lazio, e negli Abruzzi, Colla Descrizione Delle loro Chiese, e Immagini miracolose, e delle Vite de' Santi, cogli Uomini Illustri, e la Serie de' Vescovi Marsicani : Divisa In Due Parti. di Pietro-Antonio Corsignani vescovo di Venosa. In Napoli 1738. Presso il Parrino. Con Licenza de' Superiori"

Pietro Antonio Corsignani, vescovo di Venosa e storico della Marsica, nacque a Celano il 15 gennaio 1686 e morì sempre a Celano il 17 ottobre del 1751. Nel 1737, nella sua opera "Reggia Marsicana", scrisse:

"S. Anatolia: Accosto alla menzionata terra [di Rosciolo], è posta l'altra di Sant'Anatolia sul confine della Diocesi per questa parte , perocchè la terra in oggi spetta alla giurisdizione del vescovo Rietino: ebbe tal nome dal suo antico templo di Sant'Anatolia martire , imperciocchè fu martirizzata per la fede cattolica , nella città di Tora, da cui la moderna terra di Torano col fiume di tal nome ebbe principio: benchè poi la mentovata città di Tora dal furore de' barberi rimanesse diroccata (Vide Cluver. in Geogr.) e che questa sia stata nei confini degli Equicoli, e de' Marsi, chiaramente apparisce negli atti de' Santi de' P.P. Bollandiani distesi dal Sollerio, e dal Pinio (Mens. Jul. Tom. 3 pag. 674) non rapportati dalla Febboniana. Si autentica dagli scrittori in detto glorioso martirio in tal luogo, o ne' descritti nostri confini per maggior lustro de' Marsi: e quivi anche al parer de' citati autori fu martirizzata Vittoria sorella della lodata Anatolia, ed il suo corpo fu indi trasportato a Subiaco (Chron. M. Sublacen. in Barberin. Urb.).

Nelle vicinanze di quella terra si rinvenne l'antica iscrizione già franta di M. Aurelio Antonino Caracalla Imp.: ma il Febbonio (Hist. Mars. pag. 177) solamente ci rapporta poche parole esistenti nella base del simulacro che Sabidio Tauro consacrò a Giove: e sono: IOVI MAXIMO SABIDIVS TAVRVS Ond'è credibile che il detto Sabidio Tauro stanziando in que' colli, desse anticamente il nome alla menzionata vetusta città di Tora; imperocchè troviamo di lui un'altra memoria nella terra del Corvaio, di cui abbiamo di sopra favellato".

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