1968: Vincenzo Saletta

S. Anatolia

Nel 1968 Vincenzo Saletta scrive un libro intitolato semplicemente «S. ANATOLIA». In esso viene raccontata la vita della Vergine e Martire Anatolia con approfondimenti, note e riferimenti bibliografici, anche sulla storia del paese di Sant'Anatolia di Borgorose. Insieme alle Memorie Storiche del Cicolano di Domenico Lugini, il libro del Saletta è stata la base di lancio per le ricerche bibliografiche che si trovano su questo sito web.


Biografia dell'autore.

Vincenzo Saletta nacque a Palmi il 21 aprile del 1916 da Gustavo e da Letizia Scarfò, proprio quando l’Italia era impegnata nel primo grande conflitto mondiale. Sin dai primi anni di frequenza alle scuole elementari mostrò vivacità d’intelletto che poi confermò durante il corso degli studi ginnasiali e liceali. Iscrittosi alla facoltà di lettere presso l’Università di Messina conseguì, in soli quattro anni, la laurea in lettere classiche col massimo dei voti e la lode e successivamente quella in giurisprudenza. Proprio a Messina conobbe Giuseppina Ungheri che sposò nel 1947, al terminata della seconda guerra mondiale. Da questa felice unione nacquero due figli: Domenico e Stella, attualmente residenti nella vicina Rizziconi, paese della madre. Già prima, attratto dal dovere verso la Patria, si era arruolato nell’esercito col grado di sottotenente di fanteria dimostrando, durante il periodo delle operazioni belliche, coraggio ed ardimento tanto da essere congedato col grado di tenente colonnello, riportando però una grave ferita riconosciuta invalidante e di terza categoria. Ripresa la vita civile, nel mentre esercitava la professione di docente di materie letterarie negli istituti superiori, volle dedicarsi con passione agli studi classici e storici incominciando a scrivere importanti saggi. Il primo dei quali, pubblicato nel 1957, riferito allo sbarco di Enea al lido di Lavinio. Nel 1959, scrisse quello sulla «Evoluzione della ‘civitas’ nella res publica romana» in cui percorre l’evoluzione di quella civiltà dai tempi di Servio Tullio (secondo la tradizione sesto re di Roma) fino alla metà del IV sec. Av.Cr., per poi continuare nell’ordinamento centuriato della riforma dello stesso Servio Tullio fino all’epoca agustea con l‘Ordinamento centuriato della riforma di Servio’ alla ‘tabula hebana’ dello stesso anno (una specie di riforma sulle modalità del voto senatoriale). Volendo intensificare gli studi sulla ricerca scientifica e storica di avvenimenti e di personaggi a lui tanto vicini, nel 1960 pubblicò un altro interessante saggio su ‘La Diocesi Arcivescovile di Taureana e le lettere di Gregorio Magno’, senza distrarsi dai problemi filologici cui ne sentiva particolare attrazione. Nello stesso anno pubblicò la ‘Storia archeologica di Taurianum’ dove, per la prima volta, furono messe in evidenza, mediante approfondite documentazioni, località e siti dell’antico centro di Taureana; la storia di quell’infelice città che, come lui stesso mise in evidenza nella premessa, “se doloroso è l’oblio del passato, non è meno doloroso il diffidente silenzio del presente”, con l’intento di coinvolgere - quanto più fosse stato possibile - la gente del luogo. Nello stesso periodo (1960-61) approfondì le sue conoscenze sui problemi di agiografia bizantina mettendole in evidenza in un altro saggio ‘Il Mercurio ed il mercuriano’, pubblicato sul bollettino della Badia greca di Grottaferrata dove precisò, con valide argomentazioni, come la zona del Mercurion sia diversa da quella attribuita ai confini della Calabria bizantina. Confermò pure come la zona taurianese sia stata “particolarmente adatta alla fondazione ed alla diffusione di tutte le forme di istituzioni monastiche”. Infaticabile nelle sue ricerche, nel 1963 pubblicò uno studio in latino sulla ‘Vita di S. Phantini confessoris’ tratto dall’ex codice vaticano Graeco n. 1989 (Basil XXVIII) contenente la vita ed i miracoli di San Fantino, illustre servo di Cristo, secondo Pietro Vescovo occidentale. Contemporaneamente, per apportare ulteriori conoscenze sulla Magna Grecia scrisse, su ‘Storia e cultura della locride’ due singolari saggi pubblicati a Messina nel 1963 su Metauria e su Stesicoro. Col primo, attraverso l’enunciazione di valide teorie, furono individuate le località ed il sito dell’antica cittadina della Piana; col secondo cercò di risolvere lo storico enigma sul luogo dove nacque ed il tempo in cui visse il grande poeta lirico, conosciuto come l’ordinatore dei cori. Con ‘Ludi circensi’ (giochi, spettacoli e festeggiamenti che con grande passione si effettuavano in Roma ed in tutto il mondo), ‘Vita inedita di S.Nicodemo di Calabria (il cui logos fu composto dal monaco del monastero di Salines, verso la fine del XII secolo) dal codi. messan ed ‘Il discorso sul circo di San Giovanni Crisostomo’ (morto in Antiochia, Siria, intorno agli anni 344 o 347), pubblicati tutti nel 1964, egli riuscì a focalizzare le passioni e le cronache di quelli che furono gli aspetti più singolari di un popolo (il romano) e di alcuni uomini. Nel 1966, dopo accurate e meticolose ricerche che lo videro seriamente impegnato, pubblicò la ‘Storia di Cassano Ionio’ illustrante tutte le problematiche storiche ed archeologiche di questo centro sito in provincia di Cosenza. Seguì, nel 1968, ‘Risposta a Cirus sulla Storia di Cassano Ionio’; un volume di precisazioni e di risposta ad un non meglio identificato Cirus (psudonimo di P. Francesco Russo). Due anni prima (1966) aveva pubblicato pure ‘Cronaca cassanese del X secolo’: un lavoro definito dall’Accademia Nazionale dei Lincei, nella seduta del giugno 1969, “Accuratissimo dal punto di vista filologico ed erudito”. Col suo impegno in questi studi ed in queste ricerche egli contribuì a far conoscere particolari aspetti anche su Santa Anatolia (la santa vittima delle persecuzioni dell’imperatore romano Decio) e su S. Elia (il santo del monastero del monte omonimo che sovrasta Palmi). A Roma, dove intanto si era trasferito, fondò nel 1969 la rivista ‘Studi Meridionali’, assumendone la direzione. Ben concepita e ben condotta, la rivista fu molto apprezzata dagli studiosi e dagli appassionati di studi meridionali, anche per gli interessanti articoli scritti dallo stesso direttore su materie filologiche, storiche ed archeologiche. “Il suo stile chiaro e preciso” come si precisava in uno scritto di Orso-Borgese, “penetra con piacevole garbo la materia trattata”. Autore, nel 1975, di un saggio sulla spedizione di Lautrec contro il regno di Napoli, pubblicò nel 1981 ‘Il viaggio di Carlo V in Italia’. Narrazione meticolosa del viaggio compiuto dal sovrano in Sicilia ed in Calabria intorno al 1535 e di cui esistono preziosi bassorilievi nel palazzo municipale di Seminara. Ritornato nella sua Calabria, si stabilì a Palmi nell’abitazione posta in via Poeta, vivendo gli ultimi anni tra dolori e malattie aggravati da una progressiva difficoltà di deambulazione, dal dispiacere causato dal naufragio del suo matrimonio. Con la famiglia, comunque, mantenne sempre stretti rapporti specie durante gli incontri che avvenivano a Rizziconi. Si aggiunsero poi due ricoveri in ospedale per infarto e subito dopo un terzo al quale, data la difficoltà del ricovero in loco, si ritenne opportuno affidarlo ai medici dell’ospedale di Paola. Inutilmente però perché subito dopo il suo cuore smise di battere. Era il 17 maggio 1986. In seguito le sue spoglie furono trasferite nel cimitero di Palmi all’interno della cappella di famiglia. Fu un collaboratore attento e preciso di molti giornali e riviste specializzate. Molte furono le attestazioni ed i riconoscimenti attribuitigli e tra questi si citano: premio Sybaris Magna Grecia; premio Villa Sa Giovanni (per lo studio sull’archeologia di Taureana); premio Sila (per la Storia di Cassano Ionio); tre premi della presidenza del Consiglio dei ministri; una decina di premi del Ministero della pubblica istruzione; due onorevoli menzioni dell’Accademia dei Lincei. Fu membro dell’Accademia cosentina e Tiberina, di quella del mediterraneo e della Burkart e socio della Deputazione di storia patria, oltre che presidente del Centro studi meridionali di geografia, storia e archeologia cristiana. Nel 1994 fu ripubblicato il saggio sulla Storia archeologica di Taureana del 1960 “con l’intento di coinvolgere, con un certo tipo di tematiche riguardanti la nostra storia, molti cittadini, e soprattutto giovani, i quali spesso disconoscono le grandi risorse archeologiche della Calabria”.

Articolo tratto da «Madreterra Magazine»
Edito da Saverio Petitto - Associazione Prometeus O.D.V. 
Anno IV° - Nr. 40 - Dicembre 2021 - pag. 37 e segg.
Titolo: "Vincenzo Saletta" di Bruno Zappone

Bibliografia di Vincenzo Saletta
(forse parziale):

  • 1957: Articolo sullo sbarco di Enea al lido di Lavinio (non confermato)
  • 1959: L'ordinamento centuriato dalla riforma di Servio alla "Tabula Hebana."
  • 1960: Il mercurio e il mercuriano: problemi di agiografia bizantina in Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata Ser. NS, vol. 14 (1960) p. 109-144
  • 1960: Storia archeologica di Taurianum: iscrizioni e laterculi
  • 1961: Il mercurio e il mercuriano: problemi di agiografia bizantina in Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata Ser. NS, vol. 15 (1961) p. 31-68
  • 1963: Metauria e Stesicoro : contributo alla storia della Magna Grecia - Estratto dal volume Storia e Cultura della locride
  • 1963: Ludi circensi
  • 1963: Vita S. Phantini Confessoris ex codice Vaticano Graeco N. 1989
  • 1964: Vita inedita di S. Nicodemo di Calabria: dal cod. messan. XXX
  • 1964: Il discorso sul circo di S. Giovanni Crisostomo
  • 1966: Storia di Cassano Ionio
  • 1966: Cronaca cassanese del X secolo ovvero La Cronografia del Vat. gr. 1912
  • 1967: Ipotesi su Mileto nel tempo della Magna Grecia - Estratto da Kalimer, n. 3, luglio 1967
  • 1968: Risposta a Cirus sulla storia di Cassano Ionio
  • 1968: S. Anatolia
  • 1972: La vita di Sant'Elia Speleota secondo il Codice Cryptense B.B. XVII
  • 1975: La spedizione di Lautrec contro il Regno di Napoli: contributo alla storia del Mezzogiorno d'Italia
  • 1979: La diocesi di Tauriana - Estratto da Studi Meriodionali, n. 2-3, Aprile-Settembre 1979
  • 1981: Il viaggio di Carlo V in Italia (1535-1536)