Filastrocca della polenta

Quando in casa di Pietrantonio Spera si cucinava la polenta, ognuno aveva la propria scifa di legno dove veniva adagiata la polenta. Sopra di essa veniva versato il sugo e al centro della scifa veniva messa la salsiccia. Si faceva un gioco, soprattutto per incoraggiare i bambini a mangiare, che consisteva nell'intaccare la polenta tutt'attorno cominciando a mangiare la polenta partendo dalla parte più esterna per poi all'ultimo lasciarsi la parte più buona che era la salsiccia al centro.

La filastrocca, al cui ritmo veniva intaccata la polenta girandogli tutt'attorno, era la seguente:

«ntacca ntacca undici, son otto e non son quindici, se quindici non son, ambarabà ciccì coccò»

«n-ta-cca-nta-cca-un-di-ci son-o-tto-e-non-son-quin-di-ci, se-quin-di-ci-non-son, am-ba-ra-bà-ci-ccì-co-ccò»

Totale 31 intacche.