La triste storia di Pierina

Questa canzone si cantava anche a S. Anatolia. Il testo che veniva cantato da noi era pressappoco il seguente.

Qui comincia questa storia,
la gran storia di Pierina,
ch'è 'na bella ragazzina,
di bellezze in quantità.

Ed essendo ricca e bella
dagli amanti era adorata
e da tutti era stimata
la più bella della città.

Non aveva padre e madre
e nemmen'altro fratello,
ma ci avea quel viso bello
che facev'innamorà.

Allor quando la Pierina
s'è fissata con Bastiano,
'n giovinetto bell'e sano
e sincero nell'amor.

Questo giovane bel garzone,
però forse disgraziato,
li toccò far il soldato
e servir l'imperator.

Allor quando il militare
è partito al reggimento,
la Pierina in un momento
ha cambiato d'opignon.

Ha fissato 'n altr'amante
che si chiama Costantino
e' l giovane Bastianino
l'ha lasciat'in abbandon.

Allor quando il buon soldato
ha saputo 'l tal successo
si fa dare 'n bon permesso
per andarla a ritrovar.

“Son venut’ a cas'aposta
per volert' accontentare,
ho deciso di sposare,
non ti voglio più lasciar”

Ma Pierina pres' a dire:
“Vanne pure al tuo destino;
ho promesso a Costantino,
Costantino voglio amar.

Costantino è 'l mio diletto,
Costantino è 'l mio amoroso,
Costantino sarà 'l mio sposo,
Costantino voglio amar”.

Bastianin sentendo questo,
non je fece altra parola,
con un colpo di pistola
morta in terra la lasciò.

Allor quando l'ebbe uccisa,
tutto acceso di livore,
la sventrò,je prese il cuore
e in man se lo portò.

Poi rivòltol'in un cencio,
camminando ad un macello,
un bel cuore di vitello
venne allor'a comperar.

Va in paese all'osteria ,
chiede all'oste una stanzetta,
si fa dar 'na padelletta
per poterli cucinar.

Poi,uscendo dall'albergo,
caminando un momentino,
ha trovato a Costantino,
l'incomincia a salutar:

“Se tu vuoi venire a pranzo
e tenermi compagnia,
mangeremo in compagnia
un gustoso desinar”.

Bastianin si mette a sede
e ne fa una proprio bella,
prende il cor della vitella
e lo mette al suo piattin.

Sempre triste Bastianino
porta in mano una forchetta,
pija 'l cuore di Pierina
e lo dona a Costantin.

Mentre mangia Costantino
je lo disse in alto tono:
“Questo cor è tanto buono
che de più non se po'dar”

Bastianino je rispose:
“Mangia,mangia,anima bella,
mangi il cor d'una vitella,
segui dunque il tuo mangiar”.

Quando questi due amanti
han finito il bel pranzetto,
Costantin con gran diletto
l'incomincia a ragionar:

“Se tu vuoi venir a pranzo
faccio nozze con Pierina,
l'ho fissat'a domattina
la Pierina mia sarà”.

Bastianino in quell'istante
gli parlò senza paura
e gli disse addirittura:
“La Pierina mai tua sarà.

Prendi questa letterina
falla pure pubblicar,
perché 'l core di Pierina
l'hai mangiato a desinar.

Poi, se 'n credi che sia vero
quello ch'io t'ho detto a voce,
va' nel campo della noce,
lì vedrai la verità”.

Costantin tutt' arrabbiato
presto presto s'incammina,
va nel campo di Pierina
per poterci ragionar.

E là vede la sua cara
bella e morta sul terreno,
dal dolore ne venne meno
e non pol più respirar.

Bastianino piangendo diceva così
-Io l’amavo veramente
lei mi venne per tradir
io l’uccisi crudelmente
pure io debbo morir-

Tira fori la pistola
ed un colpo si sparò
sopra il corpo di Pierina
Bastianino se ne spirò.

Una gràn folla di gente
corre là dal gràn stupor,
spaventati profondamente
per il gran commesso error.

Costantino da quel giorno
è vissuto ancor tre dì
da la gran passione al cuore
anche lui se ne morì.

Io vi avviso giovinetti,
quando siete per amar,
dalla rabbia e dai dispetti
non vi fate trasportar.

Che l'amore è 'na passione
che ti lascia dominar,
vi convince a l'occasione
anch’ al pessimo operar.

E voi figlie tutte quante
io vi vengo ad avvertir:
la promessa al caro amante
non dovete mai tradir.


Testo tratto da :

http://www.lavalledelcesano.it/standard.php?lingua=it&id_sezione=8&id_sottosezione=14&id_sottosottosezione=10&record=10448