Preghiera di Assunta Tupone
- Dies Illa Deu Illa Omne Seculi in favilla Costatato con Sibilla.
- Gesù mio con gran dolore giudicasti il peccatore.
- Suonerà la lire e tromba tutti i corpi li rimbomba nel giorno di giudizio in quella tomba.
- Sorgerà morte in malura, sorgerà la creatura dall'antica sepoltura.
- E Poi andremo al tribunale dove è scritto il bene e il male.
- Davanti al Giudice sedente, Anima e Corpo a Dio si rappresenta.
- Chi sarà che ne resta senza ?
- Le buone opere son giuste e son sicure; altrimenti Maestà salva quest'anima benedetta per pietà.
- Tu ci creasti e tu ci salvasti e per la Santa Croce ci ricomprasti e a noi questo ci basta.
- Tribunale di remissione, davanti a Dio si fa la ragione, con Santa remissione.
- Io Signore sbicottisco, le mie colpe tutte ardisco, Santa Maria Maddalena l'assolvesti per la gran pietà che avesti.
- Lui Signore forse non è degno, ma tu Signore lo puoi far degno, che non vada in basso Regno.
- Che a Dio lui sia dato, dagli Dei separato, separato dai maledetti in quei luoghi oscuri e stretti.
- Signore prendi quest'anima benedetta e portala tra i benedetti.
- Gesù mio giusta e pietosa a quest'anima benedetta donale Pace, Requie e Riposo.
- L'Eterno riposo dona a lui o Signore, la luce perpetua e riposi in Pace.
- E così sia.
Sul sito
http://www.toscanella.it/cultura/personaggi-luoghi-modi/la-diosilla.html
c'è la stessa preghiera quasi identica:
La Diosilla
Volgarmente chiamata "Diosilla" era la sequenza usata nella Messa per i defunti; Da Dies irae, dies illa. Naturalmente la Diosilla, quella soprattutto recitata da Bardo era completamente diversa dalla sequenza, attribuita a Tommaso da Celano questo il testo della nostra Diosilla, che Bardo struppiava e recitava a modo suo:
Le due versioni messe l'una accanto all'altra
VERSIONE ASSUNTA TUPONE
- Dies Illa Deu Illa
- Omne Seculi in favilla
- Costatato con Sibilla.
- Gesù mio con gran dolore
-
- giudicasti il peccatore.
- Suonerà la lire e tromba
- tutti i corpi li rimbomba
- nel giorno di giudizio in quella tomba.
- Sorgerà morte in malura,
- sorgerà la creatura
- dall'antica sepoltura.
- E Poi andremo al tribunale
- dove è scritto il bene e il male.
- Davanti al Giudice sedente,
- Anima e Corpo a Dio si rappresenta.
- Chi sarà che ne resta senza ?
-
- Le buone opere son giuste e son sicure;
- altrimenti Maestà
- salva quest'anima benedetta per pietà.
-
-
-
- Tu ci creasti e tu ci salvasti
- e per la Santa Croce ci ricomprasti
- e a noi questo ci basta.
- Tribunale di remissione,
- davanti a Dio si fa la ragione,
- con Santa remissione.
- Io Signore sbicottisco,
- le mie colpe tutte ardisco,
- Santa Maria Maddalena l'assolvesti
- per la gran pietà che avesti.
- Lui Signore forse non è degno,
- ma tu Signore lo puoi far degno,
- che non vada in basso Regno.
- Che a Dio lui sia dato, dagli Dei separato,
- separato dai maledetti
- in quei luoghi oscuri e stretti.
-
- Signore prendi quest'anima
- benedetta e portala tra i benedetti.
-
-
- Gesù mio giusta e pietosa
-
- a quest'anima benedetta donale Pace, Requie e Riposo.
- L'Eterno riposo dona a lui o Signore, la luce perpetua e riposi in Pace.
- E così sia.
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VERSIONE SITO TOSCANELLA
- Diosilla, Diosilla
- Servi in secoli in favilla.
- Scrisse David con Sibilla.
- Gesù mio, con gran dolore
- verrà ‘l giudice con furore
- a giudicare ‘l peccatore.
- Sonerà la ribbel tromba
- tutti i corpi a suon di tromba
- a giudizio con gran romba.
- Sorgerà morte e natura,
- sorgerà la creatura
- dall’antica sepoltura.
- Andaremo al tribunale
- dove è scritto il bene e i male.
- Avanti a un giudice seguente
- pene e colpe Dio ci terrà presente.
- Chi sarà da Cristo assente?
- Chi sarà per noi procura?
- Le bon’opere son giuste e son sicura.
- O tremenda Maestà
- salva l’omo per tua bontà.
- Ricorriamo a Gesù pio,
- uom ti facesti per conto mio;
- non ci perdere in questo rio!
- Ci creasti e ci salvasti
- nel legno della Santa Croce ci comprasti,
- ma fa che alfin ti abbasti.
- Tribunal di contrizione
- avanti a Dio si fa ragione
- la nostra santa remissione.
- Come reo balordisco,
- le mie colpe non ardisco.
- Maddalena l’assolvesti
- al buon ladron pietà l’avesti.
- Le mie preghe non son degne,
- Voi, Signor, fatele degne,
- che non vadano in basso regno
- fra le dee separate.
- Separate i maledetti
- giù nel foco eterno stretti.
- Anderemo in terra china
- Pregheremo la Santa Bontà Divina
- che abbia cura del lor fine,
- che non vadano in terra danne
- condannato a tante affanne.
- Voi, Gesù, giusto e pietoso,
- Diosilla lacrimosa
- Dà pace e riposo
- All’anima dei nostri poveri morti.
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