Appendice VII - Il Catasto Onciario di S.Anatolia del 1753

Il Catasto Onciario fu istituito da Carlo di Borbone (1716-1788) e si chiamò Onciario perché la valutazione dei patrimoni terrieri veniva stimata in once. Fu una grande riforma del sistema tributario del Regno delle Due Sicilie. L'organo principale che ne propose l'istituzione fu la Giunta per l'Allivio delle Università costituita presso la Camera della Sommaria, principale magistratura finanziaria del regno.

Le operazioni furono avviate nel marzo del 1739 e furono accelerate con l'emanazione della prammatica reale "De Catastis" nel 1741 ma per portare a termine la compilazione di tutti i soggetti e dei beni posseduti ci vollero anni.

Il Catasto Onciario di Sant'Anatolia fu redatto nel 1753 e ne vennero fatte due copie, una per l'archivio provinciale dell'Aquila che venne poi utilizzata per registrare i cambi di proprietà e che per questo è oggi largamente manomessa, l'altra per l'archivio del Regno delle Due Sicilie, da archiviare a Napoli quale seconda copia originale.

La prima pagina del Catasto Onciario dell'Aquila, dove c'è l'elenco dei possidenti residenti a S. Anatolia, riporta al centro l'unità di misura che consiste in un rettangolo verticale con la scritta "PALMO DI DI DIECE A CANNA".

Le unità di misura presenti nei documenti sono la COPPA per la misurazione delle terre e l'ONCIA, la GRANA e il CARLINO per la quantificazione del valore. Un Oncia (corrispondente a 6 ducati) equivaleva a 30 Grana, mentre 1 Carlino equivaleva a 10 Grana.

Roberto Tupone, 01.11.2013

COPIA DEL REGISTRO DELL'AQUILA

COPIA DEL REGISTRO DI NAPOLI


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