Il Messaggero di Rieti
Sant'Anatolia - La Chiesa esclude l'ipotesi miracolo
E' ufficiale: per la Chiesa reatina la presunta lacrimazione della Statua di Santa Anatolia, custodita e venerata nell'omonimo Santuario della parrocchia di Santa Anatolia di Borgorose, non è di origine soprannaturale. Lo afferma il vescovo Delio Lucarelli, che in una nota spiega che "dopo aver ascoltato i sacerdoti responsabili del servizio pastorale nel territorio, essermi confrontato con numerosi fedeli e aver acquisito il rapporto dell'ispezione canonica del 17 maggio, tendo a escludere una valenza soprannaturale del fenomeno". Monsignor D. Lucarelli, aggiunge che "a una osservazione attenta e ravvicinata le tracce della presunta lacrimazione non hanno alcuna consistenza liquida e si prestano a molteplici spiegazioni di ordine naturale. Non vi sono, al momento, elementi che inducano ad attribuire al fenomeno una qualsiasi valenza soprannaturale e il fenomeno non si è ripetuto".
Per questi motivi, il vescovo vieta "ai sacerdoti e a quanti hanno delle responsabilità nella Chiesa di incoraggiare con la propria presenza sul luogo o con scritti o dichiarazioni la fede nel presunto miracolo della lacrimazione della statua o di porre atti particolari di culto non autorizzati". Nonostante l'autorità ecclesiastica escluda l'origine divina della lacrimazione, restano perplessità da parte di tanti pellegrini che hanno visto nelle lacrime che solcano il viso della giovane martire un miracolo. "Quando la commissione ha effettuato l'indagine - sostengono - gli occhi di Anatolia non secernevano alcuna sostanza liquida. In assenza di tale elementi, non si poteva effettuare un'analisi precisa sull'origine delle lacrime". Ma Lucarelli ribadisce che "i federi devoti di Santa Anatolia si attengano alle disposizioni della diocesi e si lascino guidare dai pastori all'acquisizione di una fede matura fondata sulla parola di Dio e sui segni sacramentali".
Di MARIA LUISA POLIDORI
Tratto da Il Messaggero di Rieti - Prima pagina - del 05/06/2012